Qui compare il famigerato limite del topologo. Precisamente l'argomento della funzione "seno" non è il reciproco di x, bensì il seno del reciproco di x. Ciò innesca la presenza di singolarità (ovvero punti di discontinuità di seconda specie). Vediamo quali.
Questa superficie (S) ha le "sembianze" del famoso nastro di Möbius. È assegnata in forma parametrica, ma è preferibile passare a quella cartesiana; in tal modo S è il grafico di una funzione avente una singolarità nell'origine. Più precisamente, non esiste il limite in tale punto. Utilizzando un linguaggio suggestivo ma efficace, possiamo dire: l'unica cosa che può fare la superficie è avvolgersi attorno alla singolarità, in modo da emulare il nastro di Möbius.