Parametrizzazione dell'orbita. Prima forma dell'equazione delle orbite. Orbite circolari

domenica, Aprile 11th, 2021

parametrizzazione dell'orbita,prima forma dell'equazione delle orbite


Ciò premesso, il problema in esame si riconduce al seguente problema di Cauchy:


che per una funzione V'eff(r) lipschitiana, ammette l'unica soluzione:


Tale soluzione è manifestamente una rappresentazione parametrica dell'orbita. D'altra parte, dalla seconda equazione differenziale si trae

Cioè la derivata rispetto al tempo dell'angolo polare ha lo stesso segno della componente z del momento angolare, e come tale non si annulla mai:

Escludiamo il caso banale Lz=0, in cui il moto è puramente radiale. Il non annullarsi della derivata implica che la sostituzione t->φ è una sostituzione di parametro ammissibile della rappresentazione parametrica scritta precedentemente. Quindi

Ne segue che dobbiamo scrivere un'equazione differenziale per tale funzione. A tale scopo sfruttiamo la conservazione dell'energia meccanica:


Cioè


da cui tenendo conto dell'espressione della derivata dell'angolo polare, si ottiene:


nota come prima forma dell'equazione delle orbite. Abbiamo dunque il problema di Cauchy:


Si noti la presenza dell'energia meccanica che svolge il ruolo di parametro:


È preferibile lavorare sulla funzione inversa φ(r):


Procedendo per separazione di variabili:

Deve essere E-Veff(r) > 0. Se vale l'uguaglianza l'integrale è un integrale generalizzato, per cui si presenta il problema della convergenza. Tuttavia qui valgono le medesime considerazioni svolte per i moti unidimensionali. Precisamente, se la funzione f(r)=E-Veff(r) ha zeri semplici, cioè del tipo


allora l'integrale converge. Resta dunque definita la regione accessibile:


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Prima forma dell'equazione delle orbite

venerdì, Marzo 19th, 2021

prima forma dell'equazione delle orbite


Riprendiamo dalla lezione precedente.

Proposizione
Se Lz=0 il moto si svolge lungo la retta di equazione (in coordinate polari) φ=φ0 essendo φ0=φ(0) l'anomalia del punto materiale nell'istante iniziale. Se Lz è diverso da zero, la funzione φ(t) è invertibile.

Dim.

La prima parte del teorema è immediata.La prima parte del teorema è immediata.


Passiamo alla seconda parte:

cioè φ(t) è monotonamente crescente. Alla stessa maniera, nel caso opposto. Da ciò segue l'asserto.

Supponiamo di aver parametrizzato la traiettoria assumendo come parametro il tempo t:


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