Che cos'è la «realtà» quantistica?

lunedì, Marzo 22nd, 2021

roger penrose,la strada che porta alla realtà,funzione d'onda


Brano tratto da La strada che porta alla realtà di R. Penrose.

Facciamo un passo indietro da questi argomenti dettagliati e chiediamoci: cosa tenta di dirci tutto questo sulla «realtà»? Le osservabili quantistiche sono «cose reali»? Gli stati sono «reali»? O dovremmo dire di aver raggiunto la realtà soltanto quando siamo arrivati alle grandezze apparentemente «classiche» che hanno origine come autovalori delle osservabili quantistiche (o di altri operatori)? In effetti, i fisici quantistici tendono a non essere molto chiari su questo argomento. La maggior parte è visibilmente a disagio nell'affrontare la questione della «realtà». Possono proclamare di assumere la cosiddetta posizione «positivistica» e rifiutarsi di affrontare il problema riguardo al significato di «realtà», ritenendolo un problema «non scientifico». Possono affermare che tutto quello che dobbiamo chiedere al nostro formalismo sia dare risposte alle appropriate domande che possiamo porre a un sistema, e che queste risposte siano in accordo con i fatti sperimentali.

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La creazione dell'universo e l'origine della legge dell'aumento dell'entropia

martedì, Marzo 2nd, 2021

roger penrose,la strada che porta alla realtà,big bang,entropia


The article in English is below

Nel saggio scientifico La strada che porta alla realtà del premio nobel della fisica Roger Penrose viene elaborata una straordinaria spiegazione (sia pur di carattere speculativo) sulla misteriosa origine della legge dell'aumento dell'entropia. Secondo il fisico inglese, tale legge è una conseguenza dal ruolo peculiare svolto dalla gravità per ciò che riguarda l'entropia di un sistema fisico. In parole povere, mentre per un gas (quale sistema isolato) in cui la distribuzione iniziale delle molecole non è uniforme, si assiste a un'evoluzione temporale che conduce all'uniformità della predetta distribuzione, per un sistema gravitante succede il contrario: a stati aggregati (quindi distribuzione non uniforme) corrispondono bassi valori di entropia, e viceversa (a patto che le velocità dei singoli costituenti gravitazionali siano relativamente basse). Con ciò si spiega l'alto valore dell'entropia di un buco nero, il quale ha una temperatura estremamente bassa.
Nello scenario dell'hot big-bang, i gradi di libertà gravitazionali non erano termalizzati, e la conseguente "attivazione" ha reso possibile la legge dell'aumento dell'entropia.

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