La funzione di Airy e il neutrone in caduta libera

martedì, Marzo 16th, 2021

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Se il neutrone fosse un oggetto classico, il problema della caduta libera si risolverebbe al volo. Infatti, orientando un asse x verso l'alto, si ha che il potenziale del campo di gravità è


dove m è la massa del neutrone e g l'accelerazione di gravità. Si noti che abbiamo posto lo zero del potenziale in x=0 (suolo). Applicando il secondo principio della dinamica si perviene all'equazione differenziale del moto:

che assieme alle condizioni iniziali x(0)=x0 e d/dt(x(t))=0 (per t=0) restituisce l'unica soluzione

che ci consente di calcolare l'istante di arrivo al suolo:

Schematizzando il suolo come una superficie infinitamente dura, si ha un urto elastico ed è facile determinare la dinamica del processo a tutti i tempi. Sfortunatamente, il neutrone è un oggetto quantistico per cui non è possibile assegnare una condizione iniziale di quella vista prima giacché violerebbe il principio di indeterminazione di Heisenberg. La Meccanica quantistica ci dice che dobbiamo risolvere lo spettro dell'operatore hamiltoniano:

Dal momento che il suolo è una superficie infinitamente dura, si ha:


Per un assegnato valore E=mgx0 dell'energia, la regione classicamente accessibile

Ne segue che lo spettro dell'hamiltoniano è puramente discreto. Abbiamo, dunque, solo stati legati. Per determinare lo spettro dobbiamo risolvere l'equazione agli autovalori:

cioè integrare l'equazione differenziale del secondo ordine (equazione di Schrödinger non dipendente dal tempo)


Con le condizioni al contorno:

È preferibile passare al dominio degli impulsi. Come è noto, ciò equivale ad eseguire la trasformata di Fourier giacché le autofunzioni dell'energia nel predetto dominio sono:


Eseguendo la trasformata di Fourier delle funzioni che compaiono nell'equazione di Schrödinger, otteniamo la medesima equazione scritta nel dominio degli impulsi:

che è del primo ordine e a variabili separabili:

da cui

Segue


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[¯|¯] Il problema della cerbottana

venerdì, Gennaio 4th, 2019

cerbottana,moto di proiettili,caduta libera,gravità
Fig. 1.


Esercizio
Una cerbottana è puntata verso un bersaglio B, che nell'istante in cui viene sparato il proiettile, è lasciato in caduta libera (fig. 1).
Mostrare che il proiettile colpisce il bersaglio, qualunque sia la sua posizione iniziale, a patto che la cerbottana sia orientata verso B e che il proiettile venga sparato siimultaneamente alla caduta libera di B.
Trascurare la resistenza dell'aria).


Soluzione

Osserviamo innanzitutto che il moto del proiettile e il moto del bersaglio sono entrambi regolati dalla stessa equazione differenziale:

dove r è il vettore posizione di singolo punto materiale, mentre g è l'accelerazione di gravità.
Istituendo un sistema di assi coordinati come in fig. 1, si ha che in generale è r=xi+yj, g=-gj , essendo i e j i versori degli assi coordinati. Ciò che cambia sono le condizioni iniziali dei corpi in movimento. Più precisamente, risultano impostanti i seguenti problemi di Cauchy:

La cerbottana è orientata verso B se e solo se i vettori v0 e r0B sono paralleli e concordi:

o ciò che è lo stesso, le coordinate polari del bersaglio nell'istante iniziale τ, sono r0Bs e l'angolo di lancio θ. Risolvendo i predetti problemi di Cauchy, si trova:


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