Siano A e B due persone che conversano ad alta voce. Quando uno dei due parla (ad es., A) le corde vocali generano una fluttuazione di densità dell'aria che si propaga con una data velocità (che è ovviamente la velocità del suono). Per poter modellizzare tale processo fisico, schematizziamo l'aria attraverso un fluido omogeneo ed isotropo. In particolare, supponiamo che la sua densità sia costante e pari a ρ0. Assumiamo per semplicità, che una fluttuazione di densità δρ generata dalle corde vocali di A sia definita in un dominio sferico di raggio λ. Se Fsub>g è la forza (per unità di massa) dovuta alla gravità, si ha:
ove il primo termine si riferisce al peso della sfera di aria, mentre il secondo tiene conto dell'autogravitazione. Ritenendo quest'ultimo dominante, riesce
Cioè H0 è l'estremo superiore dell'insieme dei valori dell'altezza H di Ω (= organismo vivente) per i quali quest'ultimo conserva la propria integrità. Per valori maggiori, l'energia meccanica (cinetica+potenziale (gravitazionale)) è maggiore dell'energia di coesione che "tiene unite" le particelle (atomi/molecole) che compongono la superficie di Ω. Assegnato il valore di H, possiamo determinare il massimo valore della velocità con cui può traslare Ω senza frammentarsi. Avevamo trovato:
dove: ρ0 è la densità media di Ω, n0 è la concentrazione media delle coppie di particelle della superficie di Ω che ne garantiscono l'integrità attraverso un'energia di coesione di singola coppia pari a ε0. Esprimendo n0 in funzione di H0:
Possiamo poi approssimare
dove G è la costante di gravitazione universale, mentre MT e RT sono rispettivamente la massa e il raggio terrestre. Quindi