Il Covid-19 e la Fuzzy logic

Giugno 11th, 2020 | by Marcello Colozzo |

covid-19,fuzzy logic,legge del terzo escluso

Le affermazioni sul covid-19 sono passate attraverso il paradosso del gatto di Schrödinger, l'indicidibilità gödeliana e il metodo induttivo.

Ora è la volta della Fuzzy logic. La logica classica si basa sulla legge del terzo escluso: comunque prendiamo una proposizione P, i casi possibili sono: 1) P è vera; 2) "non P" è vera, dove "non P" denota la negazione di P. In questo modo, la logica classica diviene una logica bivalente. La fuzzy logic, invece, è polivalente nel senso che non si basa sulla legge del terzo escluso. Ne consegue che locuzioni del tipo "P è vera" e "non P è vera", possono coesistere nel paradigma della predetta logica. Nello specifico, si assegnano gli stati logici 1 e 0 a "vero" e "falso", in modo da poter codificare locuzioni del tipo "P è parzialmente vera" e "P è parzialmente falsa".

Nel paradigma della fuzzy logic sembrano entrare le affermazioni del premio Nobel per la medicina (2011) Bruce Beutler. Infatti, da questo giornale, leggiamo al rigo 6:

Intervistato da AdnKronos Salute, Bruce Beutler, premio Nobel per la Medicina nel 2011, è sicuro che il mondo non dovrà fare i conti con una seconda ondata del Coronavirus:

Più avanti leggiamo

Ma tutto ciò mi porta a pensare che non ci sarà una seconda ondata".

Anche se le due affermazioni non si contraddicono, la seconda ha l'aspetto di una opinione e non di una certezza derivante da dati empirici. Insomma, tale modo di procedere ha tutti i connotati di una logica sfumata.

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