Il Covid-19 e la Fuzzy logic

giovedì, Giugno 11th, 2020

covid-19,fuzzy logic,legge del terzo escluso

Le affermazioni sul covid-19 sono passate attraverso il paradosso del gatto di Schrödinger, l'indicidibilità gödeliana e il metodo induttivo.

Ora è la volta della Fuzzy logic. La logica classica si basa sulla legge del terzo escluso: comunque prendiamo una proposizione P, i casi possibili sono: 1) P è vera; 2) "non P" è vera, dove "non P" denota la negazione di P. In questo modo, la logica classica diviene una logica bivalente. La fuzzy logic, invece, è polivalente nel senso che non si basa sulla legge del terzo escluso. Ne consegue che locuzioni del tipo "P è vera" e "non P è vera", possono coesistere nel paradigma della predetta logica. Nello specifico, si assegnano gli stati logici 1 e 0 a "vero" e "falso", in modo da poter codificare locuzioni del tipo "P è parzialmente vera" e "P è parzialmente falsa".

Nel paradigma della fuzzy logic sembrano entrare le affermazioni del premio Nobel per la medicina (2011) Bruce Beutler. Infatti, da questo giornale, leggiamo al rigo 6:
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[¯|¯] Editoria Digitale 4.0: i nuovi ebooks saranno Smart&Fuzzy

sabato, Febbraio 9th, 2019

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Il nuovo paradigma dell'IoT avrà sicuramente una ricaduta nell'Editoria digitale. Il linguaggio dell'informatica suggerisce il termine "Editoria 4.0" in accordo al nuovo framework Industry 4.0.

(For dummies) Un esempio suggestivo è fornito da Wikipedia: una sveglia smart squilla in funzione dell'andamento del traffico locale.

Nel predetto paradigma gli oggetti sono implementati da devices che comunicano tra loro o con un database (v. esempio della sveglia) senza passare per un'interfaccia umana. Da un punto di vista epistemologico ciò ha delle implicazioni impressionanti relativamente allo spinoso problema dell'Intelligenza Artificiale, giacchè uno smart object è necessariamente dotato di un sistema di elaborazione/apprendimento. L'eventuale consapevolezza di esistere di cui sarebbe dotato un tale oggetto, resta una questione filosoficamente aperta le cui origini si perdono nel tempo, precisamente da quando Alan Turing propose l'omonimo test.

Ritornando all'Editoria, avevamo già parlato di nuovi paradigmi che vedono l'editoria alla stregua di una risorsa remota condivisa. Il passo successivo che rappresenterà una transizione verso la versione 4.0 consisterà nell'implementazione di devices di lettura di ebook di tipo "smart" ovvero intelligenti. Tali dispositivi utilizzeranno oltre al Machine Learning, la tecnologia del web semantico e la Fuzzy logic. Avremo, dunque, degli ebooks Smart&Fuzzy in grado di interrogare un database per migliorare, ad esempio, la bibliogafia oppure eseguire una sintesi dei contenuti. Nel caso di una "costellazione" di ebooks che trattano più o meno lo stesso argomento a più riprese, la tecnologia del web semantico potrebbe essere in grado di restituire un "meta-ebook" ovvero una suprema sintesi dei precedenti.