[¯|¯] Supercoscienza e creazione dello spaziotempo

Aprile 17th, 2019 | by Marcello Colozzo |

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Questo ebook racchiude alcune "fantasticherie cognitive" sulle idee proposte da Roger Penrose circa l'origine (quantistica) della coscienza.
Vengono poi prese in considerazione alcune argomentazioni basate sul teorema di Gödel e sulla non computabilità di una classe di soluzioni dell'equazione d'onda di D'Alembert (dimostrata negli anni 80 dai matematici Marian B. Pour-El, J. Ian Richards, "Computability in Analysis and Physics").

Argomenti:

  • Atti di coscienza: dalla morte cognitiva all'apprendimento non algoritmico
  • Lo spazio degli stati di coscienza
  • La supercoscienza



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One Response to “[¯|¯] Supercoscienza e creazione dello spaziotempo”

  1. By Tommaso Cimino on Apr 18, 2019

    Dottor Colozzo,
    ho letto e cercato di comprendere (nei limiti delle mie possibilità riguardo al formalismo matematico e soprattutto alle implicazioni analitiche e deduttive del ragionamento da Lei sviluppato) il Suo articolo.
    Le chiedo gentilmente due informazioni: valuti Lei con bontà la "rozzezza" e l'imprecisione eventuali dei miei accostamenti e dell'argomentazione.
    Anzitutto può dirmi se vi è una (possibile? fattuale?) correlazione fra quel che Lei ha presentato succintamente riguardo Penrose e questa ipotesi di Max Tegmark (https://arxiv.org/abs/1401.1219)?
    In secondo luogo, quando Lei si riferisce alla "supercoscienza" affermando che "non conosce" lo spazio ed il tempo, e ciò è collegato all'aumento del dominio della sommatoria — e poi dell'integrale — verso l'infinito numerabile e quindi verso il continuo (con l'implicazione dell'aumento della complessità di coscienza), ciò si può leggere anche come una affermazione del tipo "non ha bisogno di conoscere" lo spazio ed il tempo?
    Le pongo una domanda di tipo filosofico-teologico (ricordando che anche Gödel si occupò di una teodicea) che magari esula dai Suoi interessi, ma sarò lieto in ogni caso di leggere la Sua risposta, se e quando avrà tempo per fornirla.
    Intanto la ringrazio da curioso e affascinato lettore di matematica, ignorante purtroppo, ma sempre speranzoso di capire.

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