La nascita dell'universo è diventata negli ultimi anni il problema centrale della moderna moderna cosmologia. Passata attraverso sorti avverse, la teoria del Big Bang (la grande esplosione primordiale dalla quale avrebbe tratto origine l'universo) gode ora di ottima salute: l'universo pare proprio nato dal nulla. Sembra un'asserzione puramente filosofica e invece è fisicamente verificabile. (altro…)
Quando si parla di Scienza, ci si riferisce al Metodo Galileiano. In realtà, le origini della Scienza si perdono nella notte dei tempi: già i filosofi ionici si ponevano domande sulla natura del reale. Per converso, la genialità galileiana ha reso operativo un procedimento induttivo che implementa l'autentico building block del Metodo scientifico, i cui cardini sono i seguenti:
I risultati di un qualunque esperimento sono indipendenti dall'osservatore;
Una teoria in grado di interpretare i dati sperimantali, è scritta in linguaggio matematico;
Attraverso un procedimento induttivo, da pochi "fatti sperimentali" è possibile estrapolare una teoria in grado non solo di interpretarli, ma anche di fare previsioni su esperimenti futuri. Utilizzando un linguaggio suggestivo ma efficace, possiamo asserire che il metodo galileiano si comporta alla stregua di un sistema che accetta in ingresso dati sperimentali, ed emette in uscita equazioni e teorie fisiche. Abbiamo cioè, lo schema:
DATA IN --> EQUATIONS OUT
Ne consegue che affinché una teoria sia in grado di fare previsioni sulla realtà, deve essere:
autoconsistente
non deve essere contraddetta dai dati sperimentali