Covid e radiazione ultravioletta

venerdì, Maggio 29th, 2020

covid-19,coronavirus,radiazione ultravioletta,finestra del visibile,radicali liberi
Immagine tratta da anagen.net

Lo spettro elettromagnetico presenta la cosiddetta finestra del visibile ovvero un limitato intervallo di lunghezze d'onda ai cui estremi troviamo rispettivamente l'infrarosso e l'ultravioletto. Come è noto, i campi elettromagnetici sono assorbiti dall'acqua (incidentalmente, i sommergibili utilizzano il sonar in luogo del radar), a patto che la lunghezza d'onda non appartenga alla predetta finestra del visibile. Diversamente, il campo riesce a propagarsi nell'acqua. E dal momento che il nostro pianeta è letteralmente inzuppato d'acqua, gli organismi viventi - grazie al principio evolutivo - hanno sviluppato un sistema visivo basato sui campi elettromagnetici nella finestra del visibile. Al contrario, l'utilizzo degli infrarossi funzionerebbe solo su un pianeta privo di vapore acqueo, giacché quest'ultimo esibisce un picco di assorbimento corrispondente alla lunghezza d'onda dell'infrarosso. In parole povere, gli infrarossi non permettono di "guardare lontano" (condizione vitale per la sopravvivenza di un organismo vivente).

Tuttavia, esiste il classico rovescio della medaglia. Esporsi alla radiazione solare implica necessariamente un assorbimento di radiazione ultravioletta, il cui effetto sull'epidermide è una maggiore sintesi di radicali liberi. Si tratta di "frammenti di molecole" che presentano un elettrone spaiato sugli orbitali più esterni. Rammentando rapidamente lo stato quantistico di singoletto di spin di un sistema composto ad esempio, da due elettroni, si ha che un qualunque radicale libero è alla disperata ricerca di un altro elettrone con spin opposto in modo da realizzare la configurazione di singoletto. E per realizzare questo accoppiamento, il radicale danneggia seriamente le cellule bersaglio, in questo caso della nostra epidermide con le immaginabili conseguenze.
(altro…)




Il Grande Contagio ovvero lo spaziotempo "devastato" dal Nulla

domenica, Maggio 24th, 2020

covid,coronavirus,grande contagio,lockdown


Tratto da War Machine


Durante il lockdown:

La notte di plenilunio illuminava la città decadente che fluttuava nello spazio-tempo devastato dal Nulla. Il silenzio serpeggiava per le sue strade deserte dove interi quartieri erano stati fagocitati dal Non-Essere. Calati in una dimensione aspaziale a atemporale, virtualmente irreale, erano stati sottratti alla materialità dell’immanente. Il qui e ora erano concetti sfumati. Quasi un non-senso. Mistica la notte atemporale. Regina della Non-Esistenza

Dopo il lockdown:

La città decadente venne ricostruita dal Nulla che restituì ciò che aveva sottratto. Dal Non-Essere all’Essere. I quartieri ridivennero chiassosi, essendo tornati nel pieno dell’esistenza. La città decadente, Regina dell’Esistenza e della Sofferenza, era nuovamente densa di materialità ed immanenza.

(altro…)