[¯|¯] La struttura della mente riflette la struttura dell'Universo

Aprile 20th, 2018 | by Marcello Colozzo |

carl gustav jung,teoria di jeans,coscienza

Esiste un'analogia formale tra il processo di individuazione che secondo Carl Gustav Jung, genera un io cosciente, e la formazione delle strutture gravitazionali nel nostro universo. Infatti, Jung postula l'esistenza di un magma primordiale indifferenziato, da cui emergerebbe in forza del predetto processo, un io cosciente che si separa dal flusso universale di coscienza.

Nel paradigma junghiano si assiste, dunque, alla formazione di strutture psichiche a partire da un oceano indifferenziato di coscienza.

Nel caso delle strutture gravitazionali (galassie e ammassi di galassie) al magma primordiale corrisponde un plasma di gluoni e quark, dove materia, spazio e tempo si "compenetrano" in un flusso di Hubble in espansione. In questo scenario, fluttuazioni di densità della materia-energia, si sono successivamente separate dal predetto flusso, dando luogo alle strutture gravitazionali che caratterizzano l'universo attuale. Un'ulteriore frammentazione ha favorito processi di instabilità gravitazionale in sistemi del tipo supernovae, dando luogo a violente esplosioni che hanno a loro volta disseminato nello spazio gli elementi chimici fondamentali per la formazione di sistemi biologici in grado di porsi domande sull'origine dell'universo.

Abbiamo quindi la seguente tabella:

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Entrambi i processi sono deterministici. Più precisamente, la formazione delle strutture gravitazionali è determinata dalla Teoria di Jeans, tenendo conto che la questione della dark matter è attualmente un problema aperto.

In forza dell'analogia precedente, possiamo congetturare una teoria simile a quella di Jeans per ciò che riguarda la genesi di strutture psichiche a partire da un magma primordiale. Fluttuazioni di "densità" si sono separate dal flusso di coscienza, generando strutture indipendenti ovvero frammentate. Il carattere deterministico di tale processo implica che la formazione di tali strutture, è inevitabile. Per Jung, il fenomeno del sogno rappresenta un'interfaccia di comunicazione tra le strutture frammentate e il flusso universale di coscienza.

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