Un esercizio sulla Terza legge di Newton
Luglio 14th, 2015 | by extrabyte |Un problema tratto dall'Halliday-Resnik (la soluzione è nostra).
State incitando un cavallo a trainare un carretto. Questi si ribella giustificandosi con la terza legge di Newton. "Se la forza che esercito sul carretto è sempre uguale e contraria a quella che il carretto esercita su di me, non potrò mai tirare più forte di quanto mi tira il carretto, e perciò non posso muovermi". Come potreste convincerlo?
Le coppie azione-reazione sono costituite da forze applicate a corpi diversi. Per maggiori dettagli, consultare quest'aggiornamento.
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By picluigi on Nov 28, 2018
Il cavallo muove il carretto perchè il carretto non riesce ad opporre al cavallo una forza uguale (e contraria) a quella del cavallo stesso. Ma molto minore. La terza legge di Newton avrebbe senso se il carretto potesse opporre al cavallo una forza infinita. Allora sì che tutto rimarrebbe fermo. Se un'automobile si lanciasse contro un muro di cartapesta lo sfonderebbe e andrebbe oltre. Ma se il muro fosse di calcestruzzo armato di grosso spessore, l'automobile si fermerebbe subito a ridosso dello stesso perchè entrerebbero in gioco due forze uguali e contrarie come vuole la terza legge di Newton.
By alpavio on Nov 30, 2018
L'attrito è fondamentale, senza attrito il cavallo avrebbe ragione, sarebbe impossibile il movimento (senza forze esterne il centro di massa cavallo+carretto non può muoversi). Sul cavallo agisce una forza sotto gli zoccoli (generata dai muscoli e dall'attrito sulla strada) che compensa la reazione del carretto (data da eventuale reazione d'inerzia, se il moto non è a regime e uniforme, e/o dai vari attriti). Anche se la forza muscolare non è sufficiente a vincere inerzia e attriti il cavallo avrebbe ragione (infatti un uomo non può tirare un camion)
By Marcello Colozzo on Nov 30, 2018
in effetti ho corretto nel link presente nel post