Qui diamo per scontata l'ipotesi di De Broglie e le argomentazioni che portarono Schrödinger a formulare l'omonima equazione che scriviamo nel caso unidimensionale:
dove stiamo considerando una particella di massa inerziale m che si muove lungo l'asse x sede di un campo di forza di energia potenziale V(x). Nel caso speciale di una particella libera:
In previous issues we physically interpreted the wave function through the following functional identity:
where ρ(x,t) is the probability density for the location, meaning the differential magnitude
is the infinitesimal probability of finding the particle in the infinitesimal volume d³x centered at time t in x0. Initially Schrödinger interpreted the quantity ψ defining |ψ|2 as the electric charge density at time t at the point x. It should be borne in mind that electrically neutral particles were unknown at the time.
Nei numeri precedenti abbiamo interpretato fisicamente la funzione d'onda attraverso la seguente identità funzionale:
dove ρ(x,t) è la densità di probabilità per la posizione, nel senso che la grandezza differenziale
è la probabilità infinitesima di trovare al tempo t la particella nel volume infinitesimo d³x centrato in x0. Inizialmente Schrödinger interpretò in maniera diversa la grandezza ψ definendo |ψ|2 come la densità di carica elettrica al tempo t nel punto x. È da tener presente che all'epoca erano sconosciute le particelle elettricamente neutre. (altro…)