[¯|¯] Ancora sulla supercoscienza
Aprile 20th, 2019 | by Marcello Colozzo |
In fig. 1 un screenshot di parte di un commento di un utente
La formula in alto denota l'operazione di passaggio al limite per νc ->0, essendo quest'ultima la frequenza degli atti di coscienza. Per definizione, una supercoscienza esibisce infiniti atti di coscienza al secondo. Tuttavia, per la relazione di indeterminazione tempo-energia (utilizzata da Penrose) il tempo caratteristico deve tendere a zero. Ma ciò è impossibile, poichè al di sotto del tempo di Planck, il tempo semplicemente non esiste. Ne consegue che la supercoscienza "non conosce" il tempo e quindi, lo spazio.
E ciò è una conseguenza dell'esistenza del tempo di Planck. Sia chiaro, qui c'è il grosso problema interpretativo riguardo alla corrispondente fluttuazione di energia. Onestamente non conosco la corretta interpretazione e bisognerebbe studiare a fondo le idee di Penrose. Diciamo che l'impossibilità di "calare" una supercoscienza nel tempo, richiama alcune idee del fisico P. Davies, e non di Max Tegmark, come mi aveva chiesto/suggerito l'utente. Anzi, se ho capito bene Tegmark non accetta le idee di Penrose. Un ultimo chiarimento: l'idea di supercoscienza è una mia fantasticheria cognitiva e come tale non ha alcun fondamento, se non le idee di Penrose (portate alle loro estreme conseguenze).



Congettura di Riemann
Trasformata discreta di Fourier
Trasformata di Fourier nel senso delle distribuzioni
Trasformata di Fourier
Infinitesimi ed infiniti
Limiti notevoli
Punti di discontinuità
Misura di Peano Jordan
Eserciziario sugli integrali
Differenziabilità
Differenziabilità (2)
Esercizi sui limiti
Appunti sulle derivate
Studio della funzione
Esercizi sugli integrali indefiniti
Algebra lineare
Analisi Matematica 2
Analisi funzionale
Entanglement quantistico
Spazio complesso
Biliardo di Novikov
Intro alla Meccanica quantistica
Entanglement Quantistico
