Surriscaldamento dei freni a tamburo
Gennaio 17th, 2022 | by Marcello Colozzo |
Esercizio
In un laboratorio vengono eseguiti dei test allo scopo di misurare il surriscaldamento dei freni a tamburo di un autoveicolo di massa m che viene prima lanciato su un percorso orizzontale con velocità iniziale v0. Senza che vengano azionati i freni, l'autoveicolo si ferma dopo aver percorso una distanza d1. Azionando i freni, lo spazio di arresto è d2.
Si determini l'incremento di temperatura dei freni, trascurando il calore ceduto all'ambiente e supponendo nota la capacità termica dei tamburi.
Soluzione
Orientiamo un asse x con l'origine nel punto di partenza (velocità iniziale v0) dell'autoveicolo, e verso concorde a quello del moto. Senza azionare i freni, l'autoveicolo giunge alla quiete grazie all'attrito che può essere schematizzato attraverso una resistenza passiva in regime lineare:

Il secondo principio della dinamica restituisce l'equazione differenziale

che si integra facilmente per separazione di variabili

e quindi l'equazione oraria del moto

cioè teoricamente, abbiamo una "salita esponenziale":

L'ultimo passaggio si giustifica osservando che la distanza d1 si suppone nota. L'azione dei freni può essere schematizzata in maniera simile, ossia attraverso una resistenza passiva:

Ne segue che azionando i freni, il veicolo è rallentato oltre che dall'azione di questi ultimi anche dall'attrito, per cui l'equazione differenziale del moto è

Di nuovo, integrando:

Abbiamo:

Tenendo conto dell'espressione per b1

L'energia cinetica iniziale viene progressivamente dissipata in calore. Più precisamente, è l'energia cinetica di rotazione delle ruote che viene dissipata. Per ipotesi i tamburi assorbono ma non cedono calore all'ambiente. Quindi non dobbiamo fare altro che applicare il primo principio della termodinamica

passando a quantità finite. Nel nostro caso la variazione di energia interna è nulla, per cui se Q e L sono rispettivamente il calore assorbito e il lavoro svolto, si ha:

Ma dobbiamo stare attenti ai segni delle singole grandezze, giacché in termodinamica si considera positivo il calore assorbito dal sistema, e viceversa per il lavoro (positivo se eseguito sull'ambiente). Il sistema termodinamico in esame è costituito dai tamburi e conosciamo la capacità termica C. Il calore è assorbito, dunque Q > 0, ma il lavoro è negativo perché è eseguito sull'esterno (per frenare l'autoveicolo). Quindi dobbiamo scrivere:

La quantità di calore assorbita è

essendo ΔT l'incognita del problema, cioè l'incremento di temperatura. Calcoliamo ora il lavoro; quest'ultimo altro non è che il lavoro eseguito dalla forza frenante:

Ma dx=v(t)dt e gli estremi di integrazione vanno come

Segue

Sostituendo i valori precedentemente trovati per i coefficienti delle forze frenanti, si trova:

Ne concludiamo che l'incremento di temperatura dei tamburi è




Congettura di Riemann
Trasformata discreta di Fourier
Trasformata di Fourier nel senso delle distribuzioni
Trasformata di Fourier
Infinitesimi ed infiniti
Limiti notevoli
Punti di discontinuità
Misura di Peano Jordan
Eserciziario sugli integrali
Differenziabilità
Differenziabilità (2)
Esercizi sui limiti
Appunti sulle derivate
Studio della funzione
Esercizi sugli integrali indefiniti
Algebra lineare
Analisi Matematica 2
Analisi funzionale
Entanglement quantistico
Spazio complesso
Biliardo di Novikov
Intro alla Meccanica quantistica
Entanglement Quantistico
