Covid-19 e processi aleatori

Maggio 15th, 2020 | by Marcello Colozzo |

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«Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto.»
W. Gibson (Neuromante)

Viviamo in un foreground causale (e quindi, deterministico) e facilmente "oggettivizzabile". Matematicamente espresso da un qualche problema di Cauchy. Quindi in linea di principio, prevedibile.
A ciò si contrappone un background aleatorio che sfugge al principio di causalità. Imprevedibilità e casualità sono i suoi connotati dominanti. La citazione di Gibson è la più indicata: un vecchio televisore analogico sintonizzato su un canale morto, restituisce una serie di puntini distribuiti uniformemente sullo schermo. In senso tecnico, siamo in presenza di un noise.

Il paradigma dei processi non deterministici i.e. aleatori, può essere facilmente esteso per così dire, ad altri tipi di "segnali", ad esempio una pandemia, come confermato da quest'altro lavoro.

La dicotomia foreground/background si presta ad altre interpretazioni. Per quanto precede, il nostro foreground fenomenico è denso di causalità. Di contro, il background è fondamentalmente acausale. Per associazione di idee pensiamo all'Entanglement quantistico e più in particolare, al celebre paradigma degli spin networks. A tale riguardo, ieri ho vissuto un'esperienza interessante (per inciso, potrebbe trattarsi di una triviale coincidenza). La sera prima stavo pensando a un amico che non vedevo da molto tempo (più di un anno), anche a causa della pandemia. Nell'occasione non riuscivo a ricordare il nome di un altro amico comune, e solo grazie a qualche oscuro processo di memoria inconscia, il nome è saltato fuori. Incontrai l'amico ieri pomeriggio... Come possiamo interpretare questa strana coincidenza all'interno del paradigma degli spin networks? Semplicemente ignorando ogni nozione relativa a spazio e tempo. L'unica forma di "comunicazione" possibile potrebbe essersi verificata tra "unità di spin" (intese in senso astratto e quindi non "materiale"). Una comunicazione che trascende, appunto, la nozione di spazio e tempo e quindi, di causalità. Ovviamente tutto questo è solo una congettura.

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