[¯|¯] Gli azetanauti e l'iperteletrasporto

venerdì, Marzo 2nd, 2018

universi paralleli,singolarità spaziotemporale
fig. 1

Aggiornamento del post precedente.

La figura 1 è molto chiara... Il problema che si apre consiste nel trovare tra gli infiniti elementi del multiverso, l'universo bersaglio, cioè la copia dell'universo per così dire, "di partenza", in cui Rudi non è un fisico teorico ma un campione di football. Nel racconto tale questione verrà sollevata da Veronica, una collega di Rudi:

«Dio santo, Rudi. E mi dici come farai a determinare l'universo bersaglio? Ne esistono infiniti e tali saranno le possibilità»
«Questa è la parte più difficile del compitino. Proprio per questo ho appena lanciato la sfida a tutti i fisici-matematici del dipartimento» sentenziò Rudi, mostrando lo smartphone.

[...]

Un'ottima strategia d'attacco, forse la migliore, era rappresentata dalle bizzarre leggi quantistiche. A scale temporali infinitesime, il valore dell'energia fluttuava. Più piccolo era l'intervallo temporale coinvolto, maggiore sarebbe risultata la variazione in energia. Ritornando a scale temporali più grandi, tali fluttuazioni erano trascurabilmente piccole, rispettando quindi, le regole del gioco. E qui entrava in scena l'A-Z. La molecola, una volta iniettata, si sostituiva alle sinapsi, simulando il calcolo quantistico su un numero infinito di universi paralleli. L'organismo vivente a cui veniva iniettato l'A-Z, sperimentava la consapevolezza di esistere su universi paralleli, o equivalentemente, veniva sostituito dal suo clone sincrono. Detto in altro modo, veniva eseguito uno scambio di coppie di cloni nei rispettivi universi.

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