La quarta dimensione

mercoledì, Luglio 22nd, 2015

«Dotato di cultura enciclopedica, Rucker spazia dal celebre racconto ottocentesco di Edwin Abbott Flatlandia a La storia di Plattner di H.G. Wells; da opere di misconosciuti matematici otto-novecenteschi agli illustri John Wheeler e Kip Thorne, fino ai romanzi di fantascienza e alle storie di Borges, per chiarire anche al lettore più profano che cosa accadrebbe se lo spazio avesse due sole dimensioni oppure quattro invece di tre, se esseri bi- o quadridimensionali apparissero nel nostro mondo tridimensionale o se, viceversa, uno di noi si facesse una passeggiatina nella quarta dimensione.
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[¯|¯] La natura del Tempo in Relatività Ristretta (Note di cinematica relativistica)

mercoledì, Dicembre 31st, 2014

Nel 1947 il grande logico Kurt Gödel (fig. 1) pubblicò un saggio (Teoria della relatività e filosofia idealistica) in cui metteva in discussione l'oggettività del trascorrere del tempo. Il "punto di partenza" del saggio era la relatività della simultaneità degli eventi in Relatività Speciale (o Relatività Ristretta).

Kurt Gödel con Albert Einstein

Fig. 1. Kurt Gödel con Albert Einstein


Leggiamo:

Lo stesso punto di partenza della teoria della relatività ristretta consiste nella scoperta di una nuova e stupefacente proprietà del tempo, cioè la relatività della simultaneità, da cui deriva in buona parte quella della successione [...]. L'affermazione che gli eventi A e B sono simultanei [...] perde il suo significato oggettivo, dal momento in cui un altro osservatore, in modo altrettanto legittimo, può affermare che A e B non sono simultanei.
Tirando le conseguenze da questo strano stato di cose, si è portati a conlusioni di grandissima portata sulla natura del tempo. In breve, sembra che si ottenga una prova inequivocabile a favore delle idee di quei filosofi che, come Parmenide, Kant, e gli idealisti moderni, negano l'obiettività del cambiamento e considerano il cambiamento come un'illusione o un'apparenza dovuta al nostro modo particolare di percepire le cose [...].
Il ragionamento si svolge come segue. Il cambiamento diventa possibile solo attraverso lo scorrere oggettivo del tmepo [...]. L'esistenza di un oggettivo scorrere del tempo significa, però, che la realtà consiste di una infinità di strati di "adesso" cge vengono successivamente in esistenza. Ma, se la simultaneità è qualcosa di relativo nel senso appena chiarito, in un modo oggettivamente determinatao. Ogni osservatore ha il suo insieme di "adesso", e nessuno di questi diversi sistemi di strati può pretendere il privilegio di rappresentare lo scorrere oggettivo del tempo.

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