[¯|¯] Archetipi junghiani e Autopoiesi
domenica, Maggio 26th, 2019
La definizione di archetipo junghiano riportata nel libro Pauli e Jung. Un confronto su materia e psiche non mi sembra corretta in quanto definisce gli archetipi come esperienze universali e a-temporali. Ciò rappresenta una contraddizione in termini poiché un'esperienza non può essere slegata dal tempo, nel senso che è un processo che avviene nel tempo. Diversamente, gli archetipi sono verità universali e come tali indipendenti dallo spazio e dal tempo. Ricordiamo, infatti, che l'"ente" fondamentale non è lo spaziotempo bensì qualcosa di "più astratto" (in un qualche ragionevole senso del termine. Si pensi agli spin networks di Penrose). Tali verità universali si manifestano, dunque, in tempi e luoghi diversi, ovvero in epoche differenti in regioni geografiche lontanissime. Esse appartengono a un sostrato che Jung definiva inconscio collettivo, il quale ultimo cristallizza nelle coscienze individuali. Siamo quindi in presenza di un elemento psichico che tra l'altro, guida l'evoluzione biologica che apparentemente sembra dovuta ad agenti casuali come ad esempio, le mutazioni genetiche.
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Congettura di Riemann
Trasformata discreta di Fourier
Trasformata di Fourier nel senso delle distribuzioni
Trasformata di Fourier
Infinitesimi ed infiniti
Limiti notevoli
Punti di discontinuità
Misura di Peano Jordan
Eserciziario sugli integrali
Differenziabilità
Differenziabilità (2)
Esercizi sui limiti
Appunti sulle derivate
Studio della funzione
Esercizi sugli integrali indefiniti
Algebra lineare
Analisi Matematica 2
Analisi funzionale
Entanglement quantistico
Spazio complesso
Biliardo di Novikov
Intro alla Meccanica quantistica
Entanglement Quantistico
