Raddrizzatore a semplice semionda con filtro capacitivo

Novembre 27th, 2022 | by Marcello Colozzo |

resistenza, condensatore, diodo,filtro capacitivo
Fig. 1.


Consideriamo lo schema di fig. 1, in cui l'ingresso è v_{in}(t)=120sin(500pt). Nella nostra analisi trascuriamo la tensione ai capi del diodo (ciò equivale a trascurare la resistenza interna del diodo). Nella semionda positiva il diodo è in conduzione, per cui la differenza di potenziale ai capi del condensatore assume il valore di picco negli istanti:


Quindi il primo picco è raggiunto in t1=(&pi:/2ω). Segliamo i valori di R e C sufficientemente alti (R=1kΩ , C=5µF ) in modo che la costante di tempo RC sia molto maggiore del tempo impiegato da vin(t) ad assumere valori negativi. Cioè

In altre parole, l'inversione del segno di vin(t) (e quindi della polarizzazione del diodo) è istantanea nella scala dei tempi del processo di scarica del condensatore. Ne segue che per t>t1 il condensatore si scarica attraverso la resistenza, per cui vout(t) è la discesa esponenziale che come è noto, caratterizza un circuito RC

La successiva semionda positiva (t=2π/ω) manda nuovamente in conduzione il diodo, per cui il condensaotre si ricaricherà fino al raggiungimento del valore di picco VM=120V . Successivamente si ripresenterà il processo di scarica che risulterà in tal modo, periodico con lo stesso periodo del segnale di ingresso. La tensione di uscita è un'oscillazione il cui andamento è graficato in fig. 1, con un'ampiezza minore della tensione di ingresso. Il fenomeno di ondulazione di vout è denominato ripple.
Il valor medio è


e può essere reso dello stesso ordine di grandezza del picco della tensione di ingresso, aumentando la costante di tempo RC, in particolare la capacità utilizzando condensatori elettrolitici. L'ampiezza picco-picco del ripple è

Per quanto precede


dove l'ultimo passaggio segue dallo sviluppo in serie di Taylor dell'esponenziale troncato al primo ordine. In quest'ordine di approssimazione:

essendo f=50Hz . È possibile misurare ?v_{out} al variare della frequenza f, ricordando l'ordine di approssimazione valido per RC«T e quindi, f»1/RC.

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