[¯|¯] La stratificazione del vivente: i "sistemi olonici"
Giugno 23rd, 2019 | by Marcello Colozzo |
La dinamica evolutiva di un ecosistema può essere compresa solo nel paradigma della teoria generale dei sistemi. Tale framework interpreta il mondo fenomenologico in termini di interrelazione e di interdipendenza dei processi che si realizzano nel sistema medesimo.
D'altra parte, gli organismi viventi si presentano come strutture a più livelli, ciascuno dei quali è composto da sottosistemi che si comportano alla stregua di totalità rispetto alle loro parti, e come parti rispetto a totalità in cui essi sono contenuti. Si pensi ad esempio, a una struttura gerarchica del tipo: atomi, molecole, cellule, tessuti organici, organi, individui. Abbiamo dunque, un ordine stratificato avente per estremo superiore un individuo. In realtà, è possibile estendere tale ordine, nel senso che ad esempio, gli individui compongono famiglie, tribù.... sistemi sociali.
In quest'ottica non esiste, dunque, una distinzione assoluta tra parti e totalità. In altre parole, comunque prendiamo una totalità, quest'ultima si comporta come una parte rispetto a un livello superiore di complessità. Incidentalmente, lo scrittore e saggista (oltre che filosofo) Arthur Koestler ha coniato il termine olone per denotare un ente che esibisce due tendenze opposte (o se vogliamo, complementari): la prima è di tipo integrativo nel senso che un olone si comporta come una parte di una totalità di complessità superiore. La seconda è invece, una tendenza autoassertiva in cui l'olone medesimo presenta una sua individualità. Entrambe le tendenze sono necessarie per il "funzionamento" di un sistema (e nello specifico, di un ecostistema). Integrazione e autoasserzione devono, invero, coesistere in un equilibrio dinamico che rende l'intero sistema flessibile e aperto al mutamento.
Tags: ecosistema, olone, sistemi olonici
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