Fermi e Majorana

Maggio 25th, 2021 | by Marcello Colozzo |

enrico fermi, ettore majorana


Due grandi menti a confronto: Ettore Majorana ed Enrico Fermi, ma non nel senso competitivo. Piuttosto è la ricerca di una rimarchevole differenza tra due approcci per così dire, complementari.

Majorana era "ombroso" e introverso, chiuso in un suo mondo interiore. Era sempre vivi in lui gli interessi filosofici (negli anni del suo isolamento - dopo il rientro dalla Germania), in particolar modo verso il pensiero di Schopenhauer.

Diversamente, Fermi era pragmatico o forse più orientato verso le applicazioni tecnologiche, come possiamo evincere da alcune scene del film I ragazzi di via Panisperna.

Secondo alcuni storici della fisica, furono proprio tali interessi filosofici la causa scatenante della sua scomparsa. Incidentalmente, esiste una lettera di Majorana indirizzata a G. Gentile jr (27.07.1934) pubblicata in Il caso Majorana, che riportiamo di seguito:

Caro Gentile,
Ti ringrazio per l'invio del libro di Jeans nella tua bella edizione (e traduzione?) che è giunto a buon punto per riempire i miei ozi campestri. Ho ammirato la profonda prefazione, veramente adatta al pubblico italiano per gli opportuni riferimenti alle correnti di pensiero dominanti. Credo che il maggior merito di questo libro sia quello di anticipare le reazioni psicologiche che il recente sviluppo della fisica dovrà fatalmente produrre quando sarà generalmente compreso che la scienza ha cessato di essere una giustificazione per il volgare materialismo. Penso quindi che la tua traduzione potrà seriamente contribuire a riaccendere negli Italiani l'interesse per i problemi scientifici.
Passerò da Roma fra non molti giorni e spero molto di avere occasione di rivederti.
Saluti cordiali.
Ettore Majorana

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