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«Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante». Una sintesi sommaria

Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante


Non bastrebbero dieci post per riassumere il best seller Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante. Tuttavia prima di eseguire una "sintesi sommaria", è istruttivo esaminare le triplette "GEB" e "EGB":

Per "Tripletta" l'autore intende blocchi di forma tale che l'ombra proiettata in tre direzioni ortogonali dia luogo a tre diverse lettere. Questa rappresentazione è un modo efficace per simboleggiare l'unità di Gödel, Escher e Bach.
Incidentalmente, l'elemento che accomuna questi tre grandi nomi, è il cosiddetto Strano Anello che a sua volta rappresenta un processo autoreferenziale (più in generale, un loop (anello) può essere visto come la realizzazione finita di un processo infinito).

L'autoreferenzialità è potenzialmente in grado di generare paradossi. Si pensi ai paradossi linguistici del tipo "paradosso del mentitore" o ai paradossi percettivi presenti nelle litografie di Escher. Ricordiamo incidentalmente, che il paradosso del mentitore fu il punto di partenza utilizzato da Kurt Gödel per la dimostrazione del famoso teorema di incompletezza.

Anche l'arte della fuga di Bach, presenta Strani Anelli, nel senso che dopo un assegnato numero di "modulazioni", viene ristabilita la tonalità iniziale.
Più in generale, gli Srani Anelli compaiono in ogni sistema dotato di una qualche gerarchia di livelli, tant'è che l'autore a volte preferisce la locuzione Gerarchia aggrovigliata. Le implicazioni nelle neuroscienze sono fortissime. Non è da escludere un qualche ruolo svolto nella genesi di quel misterioso processo noto come "consapevolezza di esistere". E ciò proietta una luce ancora più inquietante sull'ipotesi dell'Intelligenza Artificiale Forte.

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