Autopoiesis non è l'ennesimo social network, bensì una rete virtuale dedicata all'Editoria digitale.
Autopoiesis è simboleggiata dal grafo di fig. 1, dove il vertice B è implementato da più blogs che si interfacciano attraverso guest blogging. Come è ben noto nel mondo SEO, tale tecnica di posting migliora il posizionamento sui motori di ricerca, rappresentati nel grafo di Autopoiesis dalla lettera M. In tal modo, B riceve traffico organico da M. Al contempo B interagisce con S ovvero con i social network (Facebook, Twitter, etc.). Nello specifico, i guest post vengono riversati sulle rispettive pagine social/Gruppi dei rispettivi blogs. In linea di principio, ciò determina un notevole incremento del traffico verso B. A loro volta, le predette pagine social interagiscono con Amazon e altre librerie digitali. Inoltre, le librerie digitali ricevono traffico anche da B, grazie all'inserimento ad hoc dei link nei singoli post.
Concludiamo osservando che il termine Autopoiesis deriva dal greco e significa "creazione di sé". Tale neologismo venne introdotto dai neurofisiologi cileni Humberto Maturana e Francisco Varela dell'università di Santiago del Cile.
Non esiste termine più indovinato per denotare una "rete che si autosostiene".