[¯|¯] Cos'è la Realtà per uno scrittore transrealista

martedì, Luglio 30th, 2019

neuromante,william gibson

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Da un punto di vista astratto, uno Scrittore Transrealista (ST, da qui in poi) è una black box, ovvero una scatola nera che accetta in ingresso dati sensoriali (quindi, reali) ed emette in uscita, dati transreali. Ciò è schematizzato in figura:


Per quanto precede, un ST agisce come una scatola nera, nel senso che il suo stato interno è inconoscibile. Per "dati reali/sensoriali", intendiamo l'insieme delle esperienze, emozioni, inclusa la componente onirica. In questa cornice concettuale, un ST trasduce il Reale nell'Immaginario o meglio, nel TransReale (TR). Denotando con R e I il Reale e l'Immaginario e utilizzando il formalismo della teoria degli insiemi, possiamo scrivere:


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[¯|¯] Transrealismo, metarealismo, realismo fantastico

martedì, Gennaio 30th, 2018

Transrealismo, metarealismo, realismo fantastico

Dopo l'inaspettato successo della mia recensione visionaria dell'opera di Antonio De Nardis, direi che è arrivato il momento di dare lo start up al Transealismo. Per inciso, un'idea del genere è già stata sviluppata in ambito letterario dal matematico e scrittore Rudy Rucker che negli anni Novanta pubblicò un Manifesto transrealista.

La novità consiste nell'espansione di tale canale artistico coinvolgendo mediante un'interazione inaspettata, le arti narrative e le arti pittoriche, in un paradigma "visionario".

In ambito narrativo nonché epistemologico, autori diversi hanno elaborato ipotesi simili. Un esempio immediato è offerto da Jean Guitton che con i fisici Igor Bogdanov e Grichka Bogdanov, utilizzò il termine metarealismo allo scopo di interpretare alcuni paradossi derivanti dall'ontologia della meccanica quantistica.

Un esempio "storico" è, invece, Il mattino dei maghi, un saggio del 1960 dove Louis Pauwels e Jacques Bergier, utilizzarono il termine Realismo fantastico.
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