[¯|¯] Matematica e Arte: verso una de-geometrizzazione del Reale

martedì, Novembre 28th, 2017

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Fig. 1

Nella litografia di Escher (fig. 1) è ben visibile un paradosso percettivo, nel senso che sulla scacchiera i rettili appaiono "schiacciati" in uno spazio 2-dimensionale. Da un punto di vista matematico, possiamo dire che lo spazio fisico come lo presenta Escher è Rn, dove la dimensionalità n è

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avendo rappresentato la scacchiera attraverso il prodotto cartesiano dell'intervallo chiuso [0,1] per se stesso (geometricamente tale prodotto rappresenta un quadrato di lunghezza unitaria). Fuori della scacchiera, invece, compare la terza dimensione. In entrambi i casi, la metrica è euclidea:

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con il tensore metrico dato da

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Escher rappresenta il Reale attraverso enti geometrici ben definiti, introducendo però, una distorsione della percezione: la dimensionalità variabile, giacché sulla scacchiera la terza dimensione è collassata. Il messaggio contenuto in questa litografia è molto forte; in parole povere ci sta dicendo che una geometria con dimensioni fisse non è l'istanza fondamentale del Reale.
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[¯|¯] Paradossi percettivi e topologia

lunedì, Aprile 10th, 2017

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Riprendiamo la questione del post precedente circa la non orientabilità di alcuni spazi topologici. Una formica che si muove sulla superficie di una sfera, può muoversi "all'interno" o "all'esterno" della superficie. La superficie di una sfera è, quindi, uno spazio orientabile. L'orientabilità deriva dall'esistenza di un "verso di attraversamento": un insetto dotato di aculeo può attraversare la superficie dall'interno all'esterno o viceversa. In parole povere, il verso di attraversamento è l'analogo del verso di percorrenza di una curva. Tuttavia l'aspetto interessante è che una formica può muoversi solo all'interno o all'esterno (a meno di perforare la superficie). Ciò non accade, invece, per la formica di Möbius che percorre l'omonima superficie:

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Se la formica parte da quella parte della superficie di Möbius che volge verso l'interno, a un certo punto del suo cammino si troverà all'esterno (senza perforare il nastro). Ciò perché la superficie di Möbius non è uno spazio orientabile, per cui non ha senso la distinzione interno/esterno.
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