Le forze elastiche si manifestano in seguito alla deformazione di un corpo. Una situazione idealizzata è rappresentata da una molla in cui uno degli estremi è vincolato, mentre l'altro è libero (cfr. fig. 1). Orientiamo un asse x nella direzione dell'asse della molla e nel suo verso di allungamento, quindi fissiamo l'origine delle ascisse nell'estremo libero corrispondente alla posizione di riposo della molla.
dove k>0 è la costante elastica della molla, mentre i è il versore dell'asse x. (altro…)
Continuando a cavalcare l'ipotesi di Riemann, riprendiamo le considerazioni dei post precedenti, osservando che insistere sulle simulazioni numeriche potrebbe non portare ad alcun risultato utile. Cerchiamo quindi di affrontare il problema da un punto di vista analitico. Dal momento che abbiamo ipotizzato una qualche propagazione ondosa, non dobbiamo fare altro che approfondire tale nozioni. Partiamo dal caso più semplice, ossia le soluzioni dell'equazione di D'Alembert.
Esistono due modi differenti per ricavare tale equazione. Il primo è basato su una "descrizione macroscopica". Ad esempio, si considera una sbarra longitudinale elastica (ed omogenea):
Si studiano quindi le deformazioni indotte da una forza esterna applicata longitudinalmente, cioè parallela e concorde all'asse delle ascisse che coincide con l'asse della sbarra. Lo scenario sperimentale è dominato dai seguenti comportamenti: (altro…)