Sincronicity. Viaggiare nel tempo attraverso un "wormhole"

Agosto 20th, 2020 | by Marcello Colozzo |

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Il protagonista di Sincronicity è un fisico il quale con l'aiuto di due colleghi, realizza una macchina del tempo attraverso l'implementazione di un ponte di Einstein-Rosen (o wormhole). Quest'ultimo è una sorta di anomalia topologica che connette due regioni lontane dello spaziotempo. Naturalmente stiamo ragionando nel paradigma della Relatività Generale che come è ben noto, venne formulata da Albert Einstein nel 1916.

Tale "viaggio" offre la possibilità di spostarsi nello spazio e nel tempo, anche se nella letteratura fantascientifica tali enti topologici vengono utilizzati per raggiungere punti dello spazio fisico distanti milioni di anni luce, risolvendo in tal modo il problema del limite della velocità della luce.
Il problema che si apre è ovviamente rappresentato dalla generazione di un wormhole, metaforicamente illustrato da una lacerazione dello spaziotempo. Ciò richiederebbe una quantità enorme di energia. Non solo, gli effetti gravitazionali potrebbero essere devastanti per i malcapitati viaggiatori spaziotemporali.

Un'ipotesi più realistica è l'utilizzo delle linee del tempo chiuse (CTC) presenti in prossimità di singolarità spaziotemporali (buchi neri) o in alcuni modelli di universo, come ad esempio, i famosi universi di Gödel

Per concludere, se davvero il tempo è un inganno percettivo come sostiene il fisico J. Barbour, cosa c'è di più ingannevole di un viaggio nel tempo?

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