[¯|¯] Approssimazione "locale" di una funzione. Lo sviluppo di Taylor

Aprile 21st, 2020 | by Marcello Colozzo |

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Fig. 1

Da una serie di osservazioni sperimentali sufficientemente accurate, ricaviamo i valori assunti da una grandezza y in funzione di una variabile reale x. Precisamente:


Senza perdita di generalità, si supponga il seguente ordinamento:

Ci proponiamo di approssimare la funzione f attraverso un numero assegnato di funzioni note o meglio, mediante una appropriata combinazione lineare:


dove φk(x) sono le predette funzioni. In tale procedimento di approssimazione appare naturale definire l'errore:











È chiaro che l'approssimazione è buona se l'errore è "trascurabilmente piccolo". Quest'ultima locuzione dipende dalla natura dell'approssimazione cercata. Ad esempio, se stiamo ricercando un'approssimazione locale, i.e. in un intorno di un punto xk della sequenza scritta più sopra, dobbiamo imporre:

Cioè

che è un sistema di n+1 equazioni lineari nelle n+1 incognite c0,c1,...,cn. Tale sistema sotto ovvie condizioni, permette di determinare l'unica n-pla (c0,c1,...,cn) che rende minimo l'errore in un intorno di xk. Ad esempio, lo sviluppo di Taylor di punto iniziale xk e troncato al termine di ordine n+1, corrisponde manifestamente alla scelta di funzioni

ovvero i polinomi di grado 0,1,2,...,n. Come esempio numerico, consideriamo la gaussiana:


il cui sviluppo in serie di Taylor di punto iniziale 1/2 troncato al termine di ordine 4 è la seguente combinazione lineare di polinomi:


In fig. 1 riportiamo il grafico della f(x) confrontato con la predetta combinazione lineare, da cui vediamo che l'approssimazione è buona in un intorno di 1/2.

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